Il 2 febbraio 2017, a un anno dall'obbligo di integrare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle gare d'appalto (obbligo poi ribadito dal nuovo Codice degli Appalti), ci sarà un seminario a Bologna per fare il punto della situazione relativamente ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il cleaning professionale.
Quali difficoltà incontrano le stazioni appaltanti nell’applicare il nuovo codice dei contratti pubblici? Che soluzioni correttive propongono? Fino al 16 gennaio 2017 le stazioni appaltanti potranno partecipare alla consultazione sullo stato di attuazione del codice attivata dalla Cabina di Regia.
Dopo più di 15 anni di impegno per l’attuazione del Green Public Procurement (GPP), la città di Barcellona ha definito in modo fortemente partecipativo nuove norme che disciplinano l’inclusione di criteri di sostenibilità negli appalti pubblici, facendo seguito all’emanazione, nel 2013, di un nuovo decreto comunale in materia di appalti pubblici responsabili.
Due casi studio, in Danimarca e in Svezia, dimostrano l’efficacia degli acquisti verdi pubblici, sia per ridurre gli impatti ambientali che per ridurre i costi. In Danimarca è stato formato un partenariato per il GPP costituito da una coalizione di organismi governativi che si stima rappresenti il 13% della spesa annuale per gli appalti pubblici in Danimarca.
Il GPP sta prendendo rapidamente piede in tutti gli stati dell’Unione Europea. Ad esempio in Bulgaria il Ministero per l’Ambiente e l’acqua ha deciso di prevedere l’uso del 100% di fibra riciclata nella carta ordinata per i suoi uffici.
La Commissione europea aveva fissato l’obiettivo indicativo che, entro il 2010, il 50% di aggiudicazione di tutte le procedure di appalto pubblico in Europa, dovesse essere verde, dove "verde" significa conforme ai criteri di GPP per dieci gruppi prioritari di prodotti e/o servizi come l'edilizia, i trasporti, i prodotti e i servizi di pulizia. Ecco i risultati del monitoraggio effettuato dalla Commissione Ambiente.