La Commissione europea ha proposto una nuova strategia per affrontare la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili, per accelerare lo sviluppo di tecnologie pulite per il settore automobilistico e per promuoverne l’adozione da parte del grande pubblico.
La strategia, annunciata nell’aprile 2010, si basa sull’iniziativa per le auto «verdi» – uno dei tre partenariati pubblico-privati previsti dal piano di ripresa dell’UE – per ampliare le alternative a sostegno di una mobilità sostenibile. Questa strategia è volta a migliorare la sostenibilità e la competitività su scala globale delle case automobilistiche europee, rispondendo al tempo stesso alla domanda di veicoli più ecocompatibili da parte dei consumatori.
Il motore a combustione interna continuerà, probabilmente, a predominare nel breve e medio periodo. La Commissione ritiene, tuttavia, che i carburanti e le tecnologie di propulsione alternativi acquisiranno un’importanza sempre maggiore. I veicoli «verdi», compresi quelli che impiegano l’elettricità, l’idrogeno, il biogas e i biocarburanti liquidi, dovrebbero contribuire notevolmente alla realizzazione delle priorità della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente e sostenibile.
Nel 2009 circa 14 milioni di automobili sono stati fabbricati nell’Unione europea, il che equivale approssimativamente al 30% della produzione mondiale. L’UE importa 2,2 milioni di autovetture e ne esporta 3,4 milioni all’anno. Se nel 2009 la produzione totale di veicoli in Europa è stata inferiore del 17,3% rispetto al 2008, un settore ancora in crescita risulta quello dei veicoli a basso livello di emissioni, cioè i veicoli che emettono meno di 120 g di CO2/Km. La domanda ha raggiunto 3,2 milioni di unità, vale a dire un quarto del mercato, interessando tutte le case automobilistiche che si adoperano per ottemperare alla severa normativa UE in materia di efficienza del carburante attraverso la ricerca in forma cooperativa. Un’analoga normativa è stata introdotta nella Corea del Sud e in Giappone.
Considerando che il parco vetture globale è destinato a raddoppiare nel prossimo decennio, molti veicoli nuovi dovranno disporre di fonti alternative di energia, come l’elettricità, l’idrogeno e i biocarburanti, o dovranno quanto meno essere più efficienti dal punto di vista del consumo di energia e di risorse. La nuova iniziativa sosterrà i veicoli ecologici incoraggiando l’innovazione e la ricerca nel settore delle tecnologie «verdi», stabilendo norme comuni e sviluppando le infrastrutture necessarie e interfacce di ricarica standardizzate.
Tra gli obiettivi vi sono una conversione energetica più efficiente, un migliore stoccaggio dell’energia, un impiego più adeguato dei materiali e il perfezionamento della progettazione, della simulazione, dello sviluppo di prototipi e del collaudo di veicoli, componenti e processi. Saranno, inoltre, intraprese azioni per una maggiore sensibilizzazione dei consumatori, per creare mercati automobilistici globali più aperti e per affrontare le sfide occupazionali poste dalla ristrutturazione del comparto automobilistico e dalla riqualificazione della sua forza lavoro.