La Commissione europea ha presentato il 4 novembre una proposta che prevede il divieto di utilizzare fosfati e la limitazione di altri composti del fosforo nei detergenti per bucato. Il progetto di regolamento intende ridurre la quantità di fosfati presente nelle acque reflue e migliorare la qualità dell'acqua. Esso non riguarda i detergenti per lavastoviglie automatiche o quelli per uso professionale in quanto non esistono nell'UE alternative praticabili sotto il profilo tecnico ed economico. In specifiche circostanze gli Stati membri sono tuttavia liberi di regolare il tenore di fosfati in tali detergenti.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per imprese ed industria, ha dichiarato: "La proposta della Commissione di vietare i fosfati nei detergenti per bucato garantisce ai cittadini europei la sicurezza che l'acqua dei loro laghi, fiumi e mari sia di migliore qualità e che le imprese europee possano continuare ad essere all'avanguardia in questo settore. La Commissione monitorerà gli sviluppi dell'industria per quanto concerne la disponibilità di alternative innovanti per i detersivi destinati alle lavastoviglie".
Eutrofizzazione delle acque europee
Se scaricati nell'acqua in quantità eccessive i fosfati possono, al pari dei nitrati, provocare un aumento della quantità di sostanze nutritive portandole ad un livello inaccettabile e determinare così una proliferazione delle alghe pregiudizievole per altri organismi acquatici. Questo fenomeno va sotto il nome di ''eutrofizzazione" o, più comunemente, di "maree rosse" o "maree verdi". Le principali fonti di scarico dei fosfati nelle acque di superficie sono l'agricoltura e le acque reflue; terzi sono i detergenti.
I fosfati sono usati essenzialmente nei detergenti per assicurare un lavaggio efficace in acqua di elevata durezza. I fosfati presenti nei detergenti e scaricati nelle acque reflue devono essere eliminati con processi chimici o biologici costosi in impianti di trattamento delle acque di rifiuto. Non tutti gli impianti di depurazione dell'UE sono dotati delle necessarie tecnologie.
Un problema europeo
Con il progetto di regolamento ci si propone di armonizzare le misure nell'insieme degli Stati membri dell'UE. È nell'interesse dell'Unione europea e dei paesi limitrofi che la qualità dell'acqua nell'UE sia quanto più elevata possibile e che sia evitata l'eutrofizzazione. Alcuni Stati membri dell'UE hanno già introdotto restrizioni nazionali che prevedono valori limite discordanti, mentre altri contano su un'azione volontaria dei fabbricanti di detergenti. In alcune regioni le misure adottate dai singoli paesi non sono sufficienti per mantenere la qualità dell'acqua a livelli accettabili; è questo il caso del Danubio e del mar Baltico, per i quali si stima che rispettivamente il 16% ed il 24% dei fosfati presenti nelle loro acque faccia capo ai detergenti .
Esistono alternative valide in termini di rapporto costo/efficacia ai fosfati per i detergenti per bucato. Per quanto riguarda i detergenti per lavastoviglie automatiche o i detergenti per uso professionale`occorre proseguire nelle attività di ricerca ed innovazione per sviluppare adeguate alternative ai fosfati senza ridurre l'efficacia dei detergenti. Questa rappresenta un’occasione commerciale per gli operatori del settore.
Limitare i fosfati e altri composti del fosforo entro il 2013
Alcune alternative ai fosfati possono contenere anch’esse fosforo, seppure in forma chimica diversa, e, se usate in concentrazioni più elevate, potrebbero quindi causare problemi ambientali. Il regolamento propone pertanto di limitare il tenore di fosforo allo 0,5% del peso totale del prodotto in tutti i detergenti per bucato in commercio nell'UE. Tale disposizione si applicherà a partire dal 1º gennaio 2013, per permettere ai fabbricanti di detergenti di ridurre al minimo i costi connessi alla modifica della composizione dei detergenti per bucato nell’ambito di un ciclo di vita normale del prodotto.
La proposta prevede la necessità di rivalutare la situazione per quanto riguarda i detergenti per lavastoviglie automatiche entro il 31 dicembre 2014.
Grazie alla riduzione dei costi connessi con l'eliminazione dei fosfati, la proposta gioverebbe non solo agli impianti di trattamento delle acque reflue, ma anche ai consumatori che pagano per il trattamento di tali acque nonché all'ambiente.
Contesto
Conformemente all'articolo 16 del regolamento (CE) n. 648/2004 relativo ai detergenti, la Commissione europea presenta una relazione e, se del caso, una proposta legislativa sull'uso dei fosfati nei detergenti in vista della loro graduale eliminazione o di una loro limitazione ad applicazioni specifiche. Sulla base della relazione pubblicata nel 2007 [COM(2007) 234], completata da un'analisi dettagliata di varie possibili alternative, si è concluso che la fissazione a livello europeo di un limite per i fosfati e altri composti del fosforo nei detergenti per bucato per uso domestico ridurrà il contributo dei fosfati provenienti dai detergenti all'eutrofizzazione delle acque nell'UE e diminuirà il costo dell'eliminazione del fosforo negli impianti di trattamento delle acque reflue. Si è ritenuto prematuro fissare un tale limite per altri tipi di detergenti quali quelli per lavastoviglie o quelli per impieghi professionali data la mancanza di alternative efficaci sotto il profilo tecnico o economico.
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