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Birrificio spagnolo vince il premio EMAS

Birrificio spagnolo vince il premio EMAS - AcquistiVerdi.it

Il più grande produttore di birra in Europa ha vinto un premio dell’Unione europea (UE) nel campo della gestione ambientale per aver tagliato del 90% i rifiuti da discarica, dimezzato le emissioni di CO2 e ridotto il consumo di risorse idriche nell'ultimo decennio.



«Crescere senza far crescere l’impatto ambientale» è il motto del birrificio Mahou-San Miguel, il più grande di Spagna. L’azienda, dal fatturato pari a 1,1 miliardi di euro, può vantare un fan molto particolare: il commissario europeo per l’Ambiente Janez Potočnik, che lo scorso novembre ha consegnato allo stabilimento di Alovera (Guadalajara) il premio EMAS (sistema comunitario di ecogestione e audit) 2010 per la categoria «grandi organizzazioni».
 

L’EMAS incoraggia le organizzazioni pubbliche e private a valutare, riferire e migliorare il proprio rendimento ambientale (e il proprio fatturato). I premi EMAS 2010 hanno riconosciuto i grandi miglioramenti nel campo dell'efficienza delle risorse a partire dall’anno 2000, attirando addirittura 42 organizzazioni di 15 paesi europei.
 

Mahou-San Miguel è il primo birrificio europeo a vincere un premio di questo tipo. L'impianto di Alovera, il più grande d’Europa nel settore, poteva vantare numerose innovazioni che hanno fatto colpo sui giudici. Fra tutte, la riduzione del 90% dei rifiuti destinati alla discarica tramite un programma di sensibilizzazione e la creazione di un sistema passo-passo per la raccolta differenziata (fra l’altro con l'impiego dei rifiuti organici come compost). Il recupero dei sottoprodotti nell’impianto ora arriva addirittura al 99,8%, mentre il vetro e le etichette delle bottiglie vengono riciclati per farne nuove bottiglie e scatole da scarpe.

 

Il birrificio ha inoltre tagliato i consumi energetici del 34% e le emissioni di CO2 del 45% tramite un sistema di gestione energetica che riduce il fabbisogno di calore e sfrutta il biogas come combustibile alternativo (il biogas ha infatti sostituito il 6,9% delle fonti di combustibile esterne). Inoltre, il consumo di acqua è calato di un quinto, grazie anche alla completa automatizzazione della produzione, e il peso degli imballaggi è stato ridotto del 17% dal 1998 al 2008, a fronte di un calo medio del 12,5% nel settore.
 

Tutti questi miglioramenti sono andati di pari passo con un aumento del 52% della produzione. Il gruppo ha dunque investito nelle migliori tecnologie esistenti e ne ha colto i benefici in termini di efficienza, stanziando nel solo 2010 ben 5 milioni di euro per incrementare ulteriormente la propria compatibilità ambientale.
 

Mahou-San Miguel, che ha ottenuto la registrazione EMAS nel 2006, estende la sua visione ecocompatibile a tutta la catena di approvvigionamento, siglando accordi con i rivenditori di sostanze chimiche per l’uso di imballaggi riciclabili, imponendo ai produttori di vetro di ritirare il vetro di scarto dall'impianto per produrre nuove bottiglie, che saranno poi riacquistate dal gruppo, e preferendo ai pallet di legno quelli in plastica, più facilmente rigenerabili e riutilizzabili.
 

In futuro, il birrificio prevede di utilizzare solventi ecocompatibili per le operazioni di pulizia in modo da ridurre la produzione di rifiuti pericolosi.



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