Torna l’appuntamento di AcquistiVerdi.it con i personaggi del mondo imprenditoriale e della società civile che contribuiscono con il loro impegno alla crescita del mercato green.
Antonio Brunori è Segretario Generale del PEFC Italia, l’organo di governo nazionale di PEFC International (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes): il sistema di certificazione forestale più diffuso al mondo che garantisce la provenienza legale e sostenibile del legno e dei prodotti derivati.
Che cosa è PEFC Italia e quali sono i suoi obiettivi?
Il PEFC Italia è un’associazione senza fini di lucro che conta 50 soci, rappresentanti la proprietà boschiva (pubblica e privata), il mondo dei consumatori, i liberi professionisti, il mondo dell’industria del legno e dell’artigianato.
Tra i suoi obiettivi evidenzio quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno e prodotti di origine forestale sostenibili e controllati. Attraverso la certificazione, infatti, offriamo uno strumento per combattere l’illegalità nell'approvvigionamento dei prodotti forestali, che è stimata interessare il 20% del legname importato in Europa. Con la certificazione si premia invece chi fa una gestione corretta delle risorse forestali e le aziende della filiera foresta-legno-carta che credono nella trasparenza e nella qualità.
Quale garanzia offre il marchio PEFC? È un marchio che si applica a tutta la filiera produttiva, giusto?
Il marchio PEFC è lo strumento di comunicazione di tante aziende e imprese che, dopo aver conseguito la certificazione, utilizzano sui propri prodotti o su brochure, cataloghi e carte intestate. Ogni logo è obbligatoriamente associato ad un codice che individua una e solo una azienda, così da evitare falsificazioni o truffe.
Tutte le aziende della filiera foresta-legno-carta possono richiedere la certificazione PEFC, se ovviamente acquistano materiale certificato: quindi lo standard è applicabile a tutta la filiera, dal bosco alla matita, passando dalla legna da ardere al mobile, dalla carta per fotocopie alla rivista patinata.
Una gestione forestale ambientalmente sostenibile lo è anche economicamente? Commercializzare prodotti derivanti da legno PEFC offre opportunità migliori rispetto ai prodotti tradizionali?
Sono domande impegnative! Posso sintetizzare che la sostenibilità è un concetto che abbraccia, oltre che all’aspetto ambientale, anche l’aspetto sociale ed economico. Considerato che la certificazione implica una ottimizzazione dei processi produttivi e inserisce gli elementi della qualità in ambito aziendale, questo comporta una ottimizzazione delle spese e delle procedure operative. Vedo quindi la spesa di una certificazione come un investimento fruttuoso di medio periodo, che rende sia economicamente che per l’immagine dell’azienda. Infatti permette la differenziazione dalle aziende competitrici e l’accesso a mercati sensibili alle tematiche ambientali. Senza poi dimenticare che le aziende con la certificazione PEFC hanno maggiori probabilità di aggiudicarsi le gare d’appalto pubbliche con criteri ecologici premianti.
Nella “vita di tutti i giorni” quali sono le principali tipologie di prodotto a marchio PEFC che i consumatori pubblici o privati possono trovare in Italia?
I prodotti a marchio PEFC non sono così tanti come mi piacerebbe vederli, ma negli ultimi tempi finalmente posso andare al supermercato e trovare il logo PEFC su tovaglioli e carta igienica, su carta da fotocopie e ricambi di quadernoni, su matite e pastelli. Quindi è possibile comprare “verde” sia per la casa che per l’ufficio!
Quali sono i traguardi che PEFC Italia vorrebbe raggiungere nei prossimi anni?
Sicuramente vorremmo raggiungere una maggiore visibilità sul mercato, così da fare cultura positiva e propositiva verso tanti consumatori che non hanno consapevolezza su quanto possono indirizzare il mercato con le proprie scelte responsabili.
Inoltre vorremmo stimolare il maggior utilizzo dei boschi locali, per spingere un mercato del legname locale e di conseguenza promuovere le filiere forestali corte.
Ultimo auspicio è l’incremento del Green Public Procurement (GPP) nelle Pubbliche Amministrazioni, perché crediamo siano un traino importante per la diffusione degli acquisti etici e responsabili. Per tale motivo patrociniamo AcquistiVerdi.it e anche l’importante iniziativa 400 ore GPP, dalla quale abbiamo ricevuto buoni riscontri presso i nostri soci.