Il bando di gara per il servizio di ristorazione collettiva negli istituti penitenziari di quasi tutte le regioni italiane - indetto dal Ministero della Giustizia - è stato redatto in modo coerente ai CAM GPP.
La descrizione dell’appalto è chiara: "Servizio di mantenimento dei detenuti e internati attraverso l’approvvigionamento di derrate alimentari derivanti da processi di produzione a ridotto impatto ambientale".
Gli Acquisti Verdi (o GPP) sono infatti obbligatori per il Codice degli appalti, che prevede l’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). I criteri nell’ambito della ristorazione collettiva stabiliscono che per le gare d’appalto delle Pubbliche Amministrazioni siano promosse scelte a basso impatto ambientale, come, per esempio, il consumo di prodotti biologici.
Così frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale da produzione biologica. La carne deve provenire, per almeno il 15% in peso sul totale, da produzione biologica e il pesce deve provenire, per almeno il 20%, espresso in percentuale di peso sul totale, da acquacoltura biologica. Naturalmente ci sono anche indicazioni relative all’inserimento nei menù di prodotti ortofrutticoli stagionali e bevande non confezionate, aspetti che riguardano la promozione e la diffusione di certificazioni sulla rintracciabilità della filiera e altri che promuovono l’impiego di stoviglie durevoli e non monouso.
I CAM Ristorazione Collettiva sono in via di aggiornamento: puoi trovarli su AcquistiVerdi.it non appena saranno pubblicati.