In 20 anni di attività, il
Marine Stewardship Council - MSC, l'organismo di certificazione internazionale per la pesca sostenibile è giunto alla quinta edizione del Report sugli impatti dell'attività a livello globale, a dimostrazione del suo impegno per comprendere gli impatti ambientali e organizzativi del programma e valutare come effettivamente viene svolta l'attività. Ecco i principali risultati raggiunti; è possibile approfondire scaricando il report online.
- Il 12% della cattura di pesce nel mondo è certificata: una percentuale che è circa raddoppiata dal 2010.
- Nel 2017, MSC è la prima certificazione per la pesca che è stata riconosciuta dal GSSI - Global Sustainable Seafood Initiative.
- Grazie alla pesca certificata MSC, in tutto il mondo ci sono stati impatti positivi: dal finanziamento di nuove ricerche in Artide alla eliminazione della pesca illegale negli Oceani del Sud (per tutti gli impatti in dettaglio, cfr. la mappa a pag. 16-17 del report).
- Il 94% dei pescatori certificati MSC ha dovuto ottemperare al rafforzamento o all'implementazione del monitoraggio della sostenibilità delle pratiche di pesca, che dal 2000 sono 1.238 casi.
- I pescatori certificati MSC hanno finanziato 46 nuovi progetti di ricerca come parte delle azioni intraprese per assicurare la sostenibilità degli impatti sugli ecosistemi.
- I pesci certificati MSC hanno mediamente una biomassa superiore rispetto a quelli non certificati: indicatore che comprova un più elevato stato di salute, dovuto anche ai metodi di pesca con cui vengono catturati.
- Per quanto riguarda la tracciabilità della filiera, molto importante per ricostruire fiducia nel consumatore, meno dell'1% dei prodotti certificati MSC hanno dismostrato carenze di etichettatura. La nuova Catena di Custodia (CoC) inoltre si è notevolemente diffusa nell'industria del food, con 135 proprietari di CoC tra hotel, ristoranti, pescivendoli.
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