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Aspetti sociali negli appalti pubblici: le tendenze dell’UE

Aspetti sociali negli appalti pubblici: le tendenze dell’UE - AcquistiVerdi.it

In Europa, le Amministrazioni tendono a considerare sempre più il Green Public Procurement (GPP) come parte di un approccio più ampio alla sostenibilità, includendo nelle politiche di acquisto aspetti sociali ed economici.

La Commissione Europea considera l’approccio al Sustainable Public Procurement (SPP) come il tentativo delle Amministrazioni di raggiungere un giusto bilanciamento tra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale ed ambientale in tutte le fasi del processo di acquisto di beni, servizi e lavoro. Infatti, le nuove direttive comunitarie, recepite in Italia con il dlgs n. 50/2016, e ss.mm.ii., hanno introdotto disposizioni normative a tutela dell’occupazione e l’inclusione sociale in materia di appalti, consentendone la concreta attuazione sia nell’ambito dell’espletamento delle procedure di selezione del contraente, sia in tutto il ciclo di vita del contratto. L’amministrazione può definire (con il correttivo all’art. 50, più propriamente, è "tenuta a definire"), nelle proprie procedure di affidamento, condizioni contrattuali che, oltre ad aspetti ambientali e di sostenibilità, includano aspetti sociali ed etici, condizioni che gli offerenti sono tenuti a impegnarsi, all’atto della presentazione delle offerte, a soddisfare in caso di aggiudicazione dell’appalto. Nella guida della Commissione europea “Acquisti Sociali – Una guida alla considerazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici” per criteri sociali si intendono, infatti, i “criteri tesi a promuovere l’applicazione, lungo la catena di fornitura, degli standard sociali riguardanti i diritti umani e le condizioni di lavoro, riconosciuti a livello internazionale dalle otto Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dalla legislazione nazionale, vigente nei Paesi ove si svolgono le fasi della catena di fornitura, riguardanti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché la legislazione relativa al lavoro, inclusa quella relativa al salario, all’orario di lavoro e alla sicurezza sociale”.

Si segnala inoltre che il 29 maggio si terrà a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, la riunione del EWGEPP (European Working Group on Ethical Public Procurement), gruppo di lavoro europeo che segue il tema degli appalti etici e sostenibili.

Il gruppo si riunisce mediamente due volte all'anno (gli incontri precedenti si sono svolti a Malmo, Stoccolma, Ghent, Londra e Bruxelles) e i risultati delle attività sono riportati sia in sede europea che in sede UNEP. Abbiamo deciso di ospitare in Italia la riunione del gruppo per avere l’occasione di approfondire alcuni temi in vista di una applicazione più decisa di queste tematiche, alla luce di quanto previsto dal nuovo Codice appalti.

Le riflessioni che emergeranno da questo incontro serviranno da spunto per una confronto approfondito che intendiamo organizzare con i diversi soggetti interessati in occasione di un seminario che si organizzerà a Roma alla fine di settembre prossimo.

 

 



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