Il 14 marzo il Parlamento europeo ha approvato la proposta di modifica al progetto di aggiornamento – presentato nel dicembre 2015 dalla Commissione - ossia l’insieme di modifiche alle Direttive in materia di rifiuti, discariche, imballaggi, RAEE e pile, destinato a ridefinire le politiche comuni in tema di riciclo e smaltimento.
Si profila quindi un miglioramento considerevole rispetto alla proposta del 2015 fatta dalla Commissione Europea, in particolare per quanto riguarda i target di riciclaggio al 2030 innalzati al 70% per i rifiuti solidi urbani ed all’80% per gli imballaggi. Il documento votato nell’allegato IV-bis riporta l’elenco degli strumenti per passare da una economia lineare a una economia circolare, tra i quali:
- appalti pubblici sostenibili volti a promuovere la produzione e il consumo sostenibili;
- misure tecniche e fiscali intese a sostenere lo sviluppo dei mercati dei prodotti riutilizzati e dei materiali riciclati (anche compostati), così come a migliorare la qualità dei materiali riciclati;
- adozione delle migliori tecniche disponibili per il trattamento dei rifiuti volte a eliminare le sostanze estremamente preoccupanti, ove tecnicamente ed economicamente fattibile;
- misure volte a sensibilizzare maggiormente i cittadini su una corretta gestione dei rifiuti e sulla riduzione dell’inquinamento da rifiuti, ivi comprese apposite campagne per ridurre i rifiuti alla fonte e promuovere un elevato grado di partecipazione ai sistemi di raccolta differenziata;
- aumento progressivo delle tasse e/o dei diritti sul collocamento in discarica per tutte le categorie di rifiuti (urbani, inerti, altri);
- introduzione o aumento delle tasse e/o dei diritti sull’incenerimento;
- incentivi economici che stimolino le autorità locali a promuovere la prevenzione, nonché a sviluppare e potenziare i sistemi di raccolta differenziata.
Il GPP può contribuire all’applicazione di principi dell’economia circolare mediante l’applicazione di requisiti sulla durabilità di prodotti, il recupero e il riciclo dei materiali nonché sulla riduzione dei flussi e dei quantitativi di materie prime e di risorse naturali in entrata nei sistemi economici.
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