A seguito del riconoscimento da parte di Accredia del disciplinare, il marchio Plastica Seconda Vita viene inserito nei nuovi CAM per prodotti tessili, edilizia, arredi interni quale criterio di verifica di conformità ai requisiti riportati nei suddetti documenti ove sia necessario comprovare il contenuto in plastica riciclata di un prodotto. Leggi i dettagli
Edilizia
Plastica Seconda Vita è criterio di verifica della conformità per quanto riguarda:
La materia recuperata o riciclata (par. 2.4.1.2)
Il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali. Il progettista deve fornire l’elenco dei materiali costituiti, anche parzialmente, da materie recuperate o riciclate ed il loro peso rispetto al peso totale dei materiali utilizzati per l’edificio.
Componenti in materie plastiche (par. 2.4.2.5)
Il contenuto di materia prima seconda riciclata o recuperata deve essere pari ad almeno il 30% in peso valutato sul totale di tutti i componenti in materia plastica utilizzati. Il suddetto requisito può essere derogato nel caso in cui il componente impiegato rientri contemporaneamente nelle due casistiche sotto riportate:
1) abbia una specifica funzione di protezione dell’edificio da agenti esterni quali ad esempio acque meteoriche (membrane per impermeabilizzazione)
2) sussistano specifici obblighi di legge relativi a garanzie minime di durabilità legate alla suddetta funzione.
Isolanti termici ed acustici (par. 2.4.2.8)
il prodotto finito deve contenere le seguenti quantità minime di materiale riciclato e/o recuperato da pre consumo, (intendendosi per quantità minima la somma dei due) , misurato sul peso del prodotto finito:
Arredi per interni
Plastica Seconda Vita è criterio di verifica della conformità per quanto riguarda:
Plastica riciclata (par. 3.2.7)
Se il contenuto totale di materiale plastico (escluse le plastiche termoindurenti) supera il 20 % del peso totale del prodotto, il contenuto medio riciclato delle parti di plastica (imballaggio escluso) deve essere almeno pari al 50 % peso/peso.
Imballaggio (par. 3.2.12)
L'imballaggio (primario, secondario e terziario) deve essere costituito da materiali facilmente separabili a mano in parti costituite da un solo materiale (es. cartone, carta, plastica ecc) riciclabile e/o costituito da materia recuperata o riciclata. Gli imballaggi in plastica devono essere identificati conformemente alla norma CR 14311 “Packaging – Marking and material identification system” .
L’imballaggio deve essere costituito per almeno l’80% in peso da materiale riciclato se in carta o cartone, per almeno il 60% in peso se in plastica.
Tessili
Nei casi in cui i materiali contemplati non siano unicamente polimerici, Plastica Seconda Vita non viene espressamente citato, ma è in ogni caso mezzo di verifica di conformità del contenuto di riciclato in quanto marchio equivalente (per riconoscimento da parte di Accredia e per norma di accreditamento) di altre certificazioni menzionate. È il caso dei criteri premianti per i prodotti tessili:
Prodotti preparati per il riutilizzo, contenuto di fibre tessili riciclate (par. 4.2.4)
Si assegna un punteggio pari a X ai prodotti tessili, con i requisiti prestazionali conformi a quanto indicato nel criterio 4.1.7 “Durabilità e caratteristiche tecniche” (o altrimenti indicate nel capitolato d’appalto) e con caratteristiche estetico funzionali equivalenti a un prodotto nuovo di fabbrica, che siano derivanti da operazioni di preparazione per il riutilizzo o costituiti da tessuti riciclati.
Il contenuto di riciclato da considerare è riportato nella nota 27 che fa riferimento a quanto richiesto per l’accesso all’Ecolabel europeo: le fibre di poliestere o misto poliestere possono essere ricavate da bottiglie in PET riciclate.
In particolare i criteri ecologici della Decisione (UE) 5 giugno 2014 per l’assegnazione del marchio di qualità ecologica Ecolabel europeo ai prodotti tessili, prevedono che le medesime abbiamo un contenuto minimo del 50% per le fibre in fiocco, del 20% per le fibre in bava continua, proveniente da bottiglie di PET riciclate o, se di nylon, che lo stesso sia riciclato per almeno il 20%. Anche altre tipologie di fibre (naturali, artificiali) possono essere rigenerate a partire da lavorazioni di sfilacciatura, cardatura e successiva tessitura proveniente da cascami e residui di operazioni manifatturiere.