A Rimini il consigliere comunale Giorgio Pruccoli propone un'idea antispreco che si ispira a quello che in Francia ora è legge: gli avanzi del supermercato non possono essere buttati, ma devono essere donati alla Caritas e alle altre associazioni no profit impegnate nella lotta alla povertà.
Un'idea, spiega Pruccoli, partita da Rimini dagli imprenditori e dipendenti che operano nel settore della grande distribuzione organizzata (GDO). Dagli scaffali spariscono prodotti ancora commestibili, che finiscono nei bidoni, dove tralaltro spesso vengono raccolti da cittadini che si umiliano nel cercare cibo nell'immondizia. Al contrario gli scaffali delle Caritas, delle parrocchie e delle associazioni faticano a riempirsi di generi alimentari da offrire ai poveri, il cui numero è sempre in aumento. Non è sufficiente neppure la colletta alimentare, alla quale gli italiani partecipano sempre con grande generosità.
La risoluzione di Pruccoli è finalizzata ad una legge che possa anche proporre sgravi fiscali agli imprenditori che prenderanno parte al progetto e alla programmazione di esso. Saranno necessari studi di fattibilità per vagliare un piano che definisca in modo chiaro come ricollocare e con quali modalità le merci commestibili, ma scartate. Inoltre, spiega Pruccoli, è necessario predisporre, col coinvolgimento del “Tavolo Regionale Permanente per l'Economia Solidale", un piano di azioni da intraprendere per limitare al massimo lo spreco alimentare e avviare un percorso di transizione verso nuovi modelli economici socialmente e naturalmente sostenibili.