Dal 26 gennaio 2016 sarà possibile trasformare un'auto a benzina (o ibrida) in elettrica: a norma del decreto approvato lo scorso 1 dicembre dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Si potrà effettuare la trasformazione dei veicoli utilizzando un kit composto da un motore elettrico con convertitore di potenza, un pacco batterie e un'interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie stesse: un pò come fino ad adesso si è fatto per gli impianti a metano e GPL. Il produttore del kit deve sottoporlo a omologazione e fornire prescrizioni di montaggio, che verrà eseguito da un autoriparatore; questi, una volta terminata l’installazione, porterà l’auto alla Motorizzazione che, a seguito di visita e prova, provvederà all’aggiornamento della carta di circolazione del mezzo.
Il provvedimento, grazie al quale l'Italia anticipa gli altri Paese UE, ha molte ricadute positive sulla promozione di forme di mobilità sostenibile e sulla diffusione di veicoli ecologici a emissioni zero, per migliorare la qualità dell'aria nelle città e ridurre le concentrazioni di pm10 derivanti dalla circolazione auto.
Tra le ricadute positive anche l'indotto sulla filiera dell'autoriparazione e del "riciclo": questo provvedimento infatti consentirà anche di dare una "seconda vita" ad auto con qualche anno sul telaio.
Per saperne di più leggi il provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale