In questi ultimi anni sempre più aziende che partecipano a gare d’appalto decidono di utilizzare la Environmental Product Declaration (EPD) come opportunità per caratterizzarsi in termini ambientali rispetto alla concorrenza. L'EPD è una certificazione volontaria, che consiste in un documento contenente informazioni oggettive, confrontabili e credibili sull'impatto ambientale di un prodotto o di un servizio.
Quali sono le caratteristiche dell’EPD?
Come utilizzare EPD per fare GPP ?
Analogamente alle schede tecniche dei prodotti l’EPD riporta informazioni tecniche sulle caratteristiche ambientali significative (le “categorie d’impatto”) di quel prodotto o servizio (come ad es. il livello di CO2 emessa, i consumi energetici, l’utilizzo di acqua, la produzione di rifiuti, la tossicità per l’uomo o per l’ambiente di determinate sostanze).
L’EDP è una dichiarazione degli impatti ambientali che non contiene le soglie minime di prestazione ambientale necessarie invece per l’ottenimento delle etichette ambientali di Tipo I (es. Ecolabel Europeo).
L’EPD è uno strumento di rendicontazione degli impatti ambientali di un prodotto e non può essere utilizzato in modo “automatico” (come invece succede per l’Ecolabel) per individuare un prodotto a ridotto impatto ambientale.
L’EPD può essere utilizzato come strumento di comparazione delle prestazioni ambientali di prodotti diversi appartenenti alla stessa categoria merceologica solo mediante la definizione delle Product Category Rules (PCR) che individuano le caratteristiche tecniche e funzionali mediante le quali sviluppare l’LCA.
Quindi, l’utilizzo dell’EPD come strumento per la quantificazione delle prestazioni ambientali risulta ad oggi piuttosto limitato può essere invece utilizzato come mezzo di prova della conformità alle prestazioni ambientali richieste. Questo approccio trova la sua conferma leggendo il DM del 25 luglio 2011 che approva i “Criteri Ambientali Minimi per la ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari”. Nel Decreto si stabilisce che le stazioni appaltanti hanno la possibilità “di assegnare dei punteggi all’offerente che si impegna ad utilizzare nell’esecuzione del servizio prodotti alimentari caratterizzati dalla minore quantità di emissioni di gas a effetto serra (GHG – greenhouse gases), espressi in termini di CO2 equivalenti lungo il ciclo di vita”.
La verifica della rispondenza di questo criterio può avvenire attraverso l’EPD o mediante una qualsiasi dichiarazione ambientale di parte terza realizzata in conformità alla norma ISO 14025.
Cosa indica l’EPD su un prodotto?
L’eventuale utilizzo del logo dell’EPD sulla confezione di un prodotto indica che è stata realizzata una quantificazione degli impatti ambientali associati al suo intero ciclo di vita.
Si può affermare che l’EPD sia una “fotografia degli impatti ambientali” di un determinato prodotto. Non è detto però che l’EPD si trovi su prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale cosa che invece accade sempre quando un prodotto possiede il marchio Ecolabel in quanto quest’ultimo prevede il rispetto di criteri che rendono quel prodotto migliore da un punto di vista ambientale rispetto ai prodotti tradizionali.