Alla base di un processo di stampa ecologico c'è la carta: oggi si può scegliere tra tantissime tipologie di supporti 100% riciclati post-consumo, sbiancati senza l'utilizzo di cloro e certificati per la provenienza da gestione forestale sostenibile. Ecco tutti i tipi di carta.
La differenza sta nell'impasto delle fibre che compongono la carta: negli ultimi anni è stata prestata molta attenzione alla loro qualità. Ci sono fibre derivanti da cellulosa vergine, oppure fibre composte da una certa percentuale riciclata, derivante da raccolta differenziata della carta (anche detta post-consumo) oppure da scarti di lavorazione oppure ancora da materiali di riciclo (per fare solo alcuni esempi famosi: le alghe della Laguna di Venezia, le bucce di mele, i cartoni Tetrapak e altri più nuovi come i kiwi, la birra, il latte).
Tipi di carta ecologica
Per scegliere la carta ecologica più adatta al tipo di risultato che vuoi raggiungere, esiste online un tool che descrive le principali caratteristiche della carta per ciascun tipo di strumento.
Esempio: vuoi stampare un segnalibro? Scegli tra carta patinata opaca seta FSC, Tintoretto Neve FSC, Algacarta ivory FSC, Kiwi FSC, Usomano riciclata (bianca o tonalità naturale). Con un pop up, scopri poi che la Tintoretto neve non è adatta per la stampa di immagini, che è una carta elegante e di color bianco spento. Se devi stampare immagini invece è ottima la carta patinata opaca che dona brillantezza ai colori.
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