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10 consigli per ristrutturare la tua casa

10 consigli per ristrutturare la tua casa  - AcquistiVerdi.it

Il progetto di ristrutturazione di una casa seguendo i principi “bio” è un pò complesso: ci sono molti modi per farlo, il
mercato offre gamme di materiali e prodotti vastissime e infinite soluzioni tra cui poter scegliere. Proviamo ad avvicinarci al tema con 10 semplici consigli.

  1. Realizzare un ambiente quanto più possibile sano. Come? Riducendoi fattori inquinanti, quali le emissioni di sostanze nocive provenienti dai materiali da costruzione, dalle colle e dall'arredamento; l'eccessiva umidità o secchezza dell'aria; la produzione di ioni positivi e di campi elettromagnetici da parte di apparecchi elettronici; l'inquinamento acustico; un uso eccessivo di sostanze e detergenti chimici; la presenza di microrganismi e muffe.
  2. Limitare l’utilizzo di materiali nuovi.
    Meglio prediligere quelli esistenti in sito o provenienti da siti vicini.
  3. Scegliere intonaci ecocompatibili.
    Tra i principali esempi, la calce naturale. Gli intonaci ecologici favoriscono la traspirabilità delle pareti, rispettandone il profilo igrometrico, limitando la formazione di muffe e di umidità.
  4. Scegliere prodotti locali e a basso impatto ambientale.
    In particolare prodotti per i quali sia stata posta particolare attenzione al risparmio energetico e di risorse anche durante il processo produttivo (ad esempio: certificati Ecolabel).
  5. Introdurre tecniche costruttive al fine di coibentare acusticamente e termicamente l’edificio.
    Questo consente di aumentare l'isolamento acustico (e quindi il confort) e di ridurre i consumi energetici, azione che si traduce anche in un consistente risparmio sulle spese di riscaldamento e di raffrescamento. E’ bene ricorrere a prodotti naturali e traspiranti come la lana di vetro, il sughero, la fibra di legno o la canapa che, se associate ad una corretta ventilazione degli ambienti, regolano in modo naturale le condizioni di umidità interna e permettono di trattenere il calore d’inverno e il fresco d’estate.
  6. Considerare la sostituzione dei serramenti.
    Scegliendo finestre con doppio vetro e una buona trasmittanza termica migliorano l’isolamento termico e acustico della casa.
  7. Impiegare e introdurre fonti energetiche rinnovabili.
    Ad esempio, pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, caldaie a biomassa, ecc..
  8. Porre attenzione alla manutenzione e gestione dell’edificio in futuro.
    Una casa "bio" deve porre attenzione anche al futuro, secondo i principi della sostenibilità, facendo in modo che gli impianti e i materiali utilizzati mantengano la loro sostenibilità nel tempo.
  9. Prediligere prodotti in legno certificati FSC o PEFC.
    Parquet e arredi con queste certificazioni garantiscono la provenienza del legno da foreste gestite in modo sostenibile, e sono realizzati con finiture naturali a base, ad esempio, di olio di lino o resine naturali. Per quanto riguarda pavimentazioni in ceramica, in commercio vi sono ormai moltissime aziende che propongono piastrelle con una percentuale di contenuto di materiale riciclato, caratteristica che non compromette la qualità del prodotto, ma che ne esalta la compatibilità ambientale. Particolare attenzione è opportuna sui prodotti utilizzati per la posa, che devono essere a ridotta emissione di sostanze inquinanti.
  10. Utilizzare tecnologie per la riduzione dei consumi idrici.
    Un’attenta analisi dei consumi non può escludere l’acqua potabile, risorsa preziosa e quindi da non sprecare. I rubinetti sono tra le prime cause di spreco idrico ed energetico a causa di utilizzi impropri ed eccessivi, oppure di banali perdite. Per ovviare, almeno in parte, a questo problema, è possibile ricorrere a miscelatori termostatici che consentono di mantenere la temperatura costante dell’acqua sanitaria del circuito di distribuzione. Inoltre esistono in commercio dei riduttori di flusso da applicare ai rubinetti esistenti che consentono un risparmio idrico fino al 50%. Anche il WC è responsabile di consumi eccessivi di acqua che possono essere ovviati installando una cassetta a doppio scarico - che consuma solo 3-6 litri, contro i 10-12 litri delle cassette tradizionali o di vecchio stampo.


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