Molte Pubbliche Amministrazioni, nell’ambito delle proprie politiche di GPP, si rivolgono al mercato dei toner e delle cartucce per stampa compatibili e ricostruiti. Spesso però acquistano senza saperlo prodotti non ecologici, pericolosi per l’ambiente e per la salute e, purtroppo, a tutti gli effetti fuori legge. Facciamo un po’ di chiarezza. Un consumabile per stampa compatibile/ricostruito è un prodotto per stampante, fax o fotocopiatore, il cui marchio è diverso da quello della macchina su cui viene impiegato, ma che deve garantire - oltre ad un risparmio economico - la stessa qualità e almeno la stessa durata del prodotto originale. Sempre più spesso però sul mercato si stanno diffondendo prodotti che vengono proposti come compatibili/rigenerati ma che sono a tutti gli effetti dei cloni.
Un clone è nuova cartuccia (e non una cartuccia rigenerata) che viene commercializzata come “originale” (pur essendo falsa) e addirittura venduta con il nome del produttore originale. A tutti gli effetti i cloni, oltre a non essere sottoposti ad alcun tipo di recupero e rigenerazione, sono dei prodotti contraffatti e molto spesso non sottoposti ad alcuna regola di produzione, d’importazione, di sicurezza dei lavoratori e degli utilizzatori.
Un clone è quindi un prodotto che:
- viola i brevetti del produttore di prodotti di nuova fabbricazione;
- viene importato senza alcun rispetto per le norme EU e nazionali su salute e sicurezza;
- non può essere rigenerato e di conseguenza va smaltito come rifiuto speciale.
Un prodotto rigenerato/compatibile invece:
- non viola i brevetti del produttore dei prodotti originali;
- garantisce prestazioni (qualità di stampa e durata) equivalenti all’originale;
- deriva dal recupero dell’originale usato (esausto) che viene riempito con polvere di toner (inchiostro nel caso di cartucce ink-jet) prevedendo anche la pulizia e/o la sostituzione di alcune sue parti (previa pulizia e sostituzione di quelle parti meccaniche che intervengono durante la stampa);
- costa dal 40% al 60% in meno rispetto all’originale.
Come si riconosce un clone da un compatibile rigenerato?
Premesso che i compatibili cloni hanno, solitamente, dei nomi di fantasia con packaging anonimi e senza alcun riferimento che possa riportare al produttore (indirizzo, n°verde, sito web), ci sono alcuni indizi che aiutano ad individuare la presenza di una cartuccia clone (di nuova produzione non autorizzata):
- il prezzo: i prodotti caratterizzati da un costo molto più basso (oltre 80%) rispetto a quello dell’originale sono molto probabilmente dei cloni;
- l’eccessivo tempismo nella disponibilità del prodotto:nei primi 12-15 mesi dall’uscita di una nuova stampante, a causa dell’assenza di vuoti sul mercato, le cartucce compatibili rigenerate non sono ancora disponibili. Se in questo periodo di tempo si trovano grandi quantità di cartucce/toner compatibili questi sono molto probabilmente dei cloni;
- l’aspetto:se la cartuccia venduta come rigenerata non mostra nessun segno di utilizzo e usura, è molto probabile che sia un clone.
Come riconoscere una cartuccia/toner compatibile rigenerato di qualità e di ecologicità certificate?
- La confezione del prodotto deve darci indicazioni precise: il marchio del produttore ben identificabile (indirizzo, n°verde, sito web …), la presenza delle principali certificazioni che un’azienda del settore remanufacturing dovrebbe avere (ISO9001, ISO14001, Standard STMC, DIN33870…), la presenza delle ISO riguardanti l’autonomia di stampa certificata e alcuni marchi ecolabel - come dagli esempi che seguono - possono garantirci che si tratta di un buon prodotto, compatibile e ricostruito a basso impatto ambientale.
- ISO/IEC 19752: misura l’autonomia delle cartucce/toner laser monocromatiche (bianco e nero), adottato dalla maggior parte dei costruttori di stampanti.
- ISO/IEC 19798: misura l’autonomia delle cartucce /toner multicolor, adottato dalla maggior parte dei costruttori di stampanti.
- Marchi ecologici di primo tipo: NORDIC ECOLABEL, NF ENVIRONNEMENT, Blauer Engel, Umweltzeichen.