I prodotti monouso sono sostenibili se vengono realizzati con criteri di ecologicità. Poiché oggi è profondamente radicata la cultura dell’usa e getta, è fondamentale scegliere pannolini monouso che determinano il minor impatto ambientale possibile in tutte le fasi del ciclo di vita, dalla culla alla tomba.
Lo Speciale di ottobre 2011 "Pannolini monouso: acquisti verdi per gli asili nido" si rivolge agli Enti Pubblici, ma anche alle famiglie, che intendono sostituire i pannolini usa e getta tradizionali con un acquisto verde dalle qualità ambientali e prestazionali garantite.
Al momento dell’acquisto è necessario tenere presenti le conseguenze, e quindi i costi, che i pannolini tradizionali hanno sull’ambiente e sulla salute. Considerando l’intero ciclo di vita del prodotto, emerge come già al momento della produzione i pannolini realizzati con materie prime derivate dal petrolio comportano il rilascio di 0,15 Kg di CO2/pannolino e contribuiscono al depauperamento delle risorse naturali. In seguito, quando vengono utilizzati, i pannolini possono essere all’origine di disturbi della pelle, come eritemi ed allergie, di cui soffrono sempre più bambini. Dopo l’uso, i pannolini costituiscono da soli più del 4% dei rifiuti domestici e ognuno di essi impiega più di 500 anni per decomporsi completamente. Solo in Italia, ogni giorno finiscono in discarica quasi 6 milioni e mezzo di pannolini usa e getta, pari a oltre 2 miliardi e 200 mila pezzi l'anno.
Per questi motivi sono state sviluppate tecnologie e materiali alternativi a quelli sintetici, che consentono di salvaguardare l’ambiente e la salute dei bambini: realizzati con materie prime naturali biodegradabili, privi di cloro e di additivi chimici, i biopannolini usa e getta sono ipoallergenici ed eco-compatibili. Oggi sono disponibili sul mercato prodotti resistenti e di qualità, testati dermatologicamente, certificati "amici dell’ambiente" ed efficaci quanto i pannolini convenzionali.
I biopannolini monouso costituiscono una strategia a lungo termine molto importante per la riduzione degli impatti ambientali, economici e sociali causati dai rifiuti. Non solo provengono da risorse naturali rinnovabili, ma esaurita la loro funzione possono essere smaltiti con la frazione organica dei rifiuti ed essere trasformati in humus, un ottimo fertilizzante naturale. Grazie all’innovazione e all’utilizzo di tecnologie pulite, i pannolini usati possono trasformarsi da costo sociale una pregiatissima "risorsa a chilometro zero" per l’agricoltura locale.
A fronte di una spesa inizialmente più alta da parte di un Ente per l’acquisto di biopannolini, occorre valutare, nel medio-lungo periodo, l’importante risparmio in termini di riduzione sia dei rifiuti indifferenziati che degli impatti sociali. Tra queste ultime, la riduzione del tessile sanitario conferito in discarica, che nel medio-lungo periodo determina una riduzione del numero di discariche necessarie per lo smaltimento dei rifiuti e di conseguenza una drastica riduzione delle spese di realizzazione e di gestione delle stesse per una Pubblica Amministrazione.
In definitiva, AcquistiVerdi.it vuole fare emergere che, alla base dell’acquisto pubblico di un prodotto monouso ecologico c’è soprattutto l’importante ruolo del Green Public Procurement come leva di mercato. Infatti, da una parte gli Enti Pubblici possono stimolare, con la loro domanda aggregata, l’aumento dei volumi produttivi e l’abbassamento del costo del prodotto per la collettività; dall’altra gli Enti Pubblici hanno il ruolo di promuovere e far conoscere alle famiglie un prodotto ecologico ancora in larga parte poco diffuso sia per barriere informative che di prezzo.