Un bonus di 300 euro per chi compra una bici elettrica o uno scooter elettrico nuovi. Lo sconto raddoppia (600 euro) per chi, oltre a comprare la bici, rottama anche un vecchio ciclomotore euro 0 o euro 1. Gli ecoincentivi — una prima tranche di 300mila euro è già stanziata dalla Regione Emilia-Romagna, una seconda è pronta — «sono disponibili da giovedì 22 settembre», spiega Andrea Colombo, assessore alla Mobilità del Comune di Bologna. Basterà compilare un modulo di richiesta di contributo (si troverà sul sito internet del Comune) e portarlo, insieme con copia della fattura del rivenditore, agli uffici comunali di piazza Liber Paradisus (Sportello mobilità urbana). Per chi si disfa del vecchio motorino, servirà anche il certificato di rottamazione.
Il contributo, precisa Colombo, «vale soltanto per i mezzi nuovi, e non può superare il 50% della spesa sostenuta». Si tratta comunque di «un importante incentivo per passare all’elettrico e abbandonare mezzi più inquinanti». Per verificare via via la disponibilità di finanziamento residua, ogni due settimane il Comune metterà on line lo stato del fondo.
L’imprenditore Giorgio Giatti, in piazza con la gamma delle sue bici elettriche Wayel, è un sostenitore di questi T-Days, la due giorni di pedonalizzazione della T (vie Ugo Bassi, Rizzoli, Indipendenza) e strade limitrofe, voluta dal Comune. «Ma, per arrivare a una città a misura di bicicletta, bisogna guardare avanti — spiega — e prevedere investimenti in una rete di piste ciclabili riservate e collegate».
Il primo dei T-Days ha portato nel cuore del centro storico migliaia di persone. Circa 17mila, secondo una stima — però ferma alle 17 di sabato 17 settembre — degli assistenti civici posti ai varchi d’ingresso alla T. Il sindaco, Virginio Merola, si gode il successo di quello che promette di essere il primo tassello di un’annunciata politica di ampie (e definitive) pedonalizzazioni.
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